Ricordando Mario Castellacci

 

 COMUNICATO STAMPA

 Il 4 dicembre, l’Amministrazione Comunale di Todi ha ricordato la ricorrenza dell’anniversario della scomparsa a Todi di Mario Castellacci, a cui nella primavera del 2008 l’Amministrazione della città ha dedicato il “belvedere” davanti al pregevole tempio rinascimentale di Santa Maria della Consolazione. Nessuna cerimonia s’è svolta nell’occasione, ma è stata avanzata la proposta di conferire, seppure post-mortem, al padre del “Bagaglino” che scelse Todi per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, la cittadinanza onoraria. La vicenda terrena di Castellacci, infatti, terminò nel 2002, dopo un periodo di malattia, a 78 anni, proprio nella città di Jacopone, nella quale aveva lavorato per la diffusione del teatro fra i giovani, creando nel 1987, il Todeon, circolo e scuola di teatro e, successivamente, la Compagnia dei Toderelli, nata nel 1995 presso l’oratorio di Santo Stefano.

L’Amministrazione Comunale di Todi 

 

 

Note biografiche di Maria Vittoria Grotteschi

Nato a Reggio Calabria e trasferitosi bambino con i genitori a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, Mario Castellacci a 19 anni, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si era arruolato come allievo ufficiale volontario nelle forze armate della Repubblica sociale italiana. Durante il servizio militare aveva scritto il testo della canzone ‘Le donne non ci vogliono più bene’, che divenne una sorta di autoironico inno ufficioso dell’esercito di Salò. Al termine del conflitto era iniziata la sua carriera di giornalista e scrittore satirico, collaborando al “Candido” di Giovanni Guareschi, poi a “Cronache italiane” e infine a ‘Lo specchio’, periodico scandalistico dall’impostazione confusamente anticomunista. Nel 1963 era stato assunto alla Rai, diventando vice caporedattore del ‘Giornale Radio’ e responsabile dello ‘Speciale Gr’. Era diventato, però, noto al grande pubblico per aver fondato a Roma nel 1965 (insieme a un gruppo di cui fanno parte, tra gli altri, Pier Francesco Pingitore e Oreste Lionello) la compagnia de ‘Il Bagaglino’, ‘cabaret’ che raggiunse solida fama e per il quale Castellacci ha scritto testi per oltre un trentennio. Nel frattempo ha collaborato come autore a una serie di popolari ‘varietà’ televisivi: ‘Mazzabubù’ e ‘Dove sta Zazà’, nei primi anni ’70 con Gabriella Ferri, poi gli spettacoli del ‘Bagaglino’, da ‘Viva l’Italia’ a ‘Saluti e baci’, fino alla fortunata collaborazione con Gigi Proietti per ‘Fantastico 4’, ‘Di che vizio sei?’ e ‘Club 92’. Autore di famose commedie teatrali, la più famosa delle quali è ‘Forza Venite Gente’ dedicata a San Francesco d’Assisi, sceneggiatore, regista di teatro e di cinema, autore di testi per canzoni famose e di libri autobiografici e poetici.

castellacci


 

08 dicembre 2008
E’ stato uno dei grandi della TV, quella vera, fatta di storie vere, di autori e attori degni di questo nome. Forse non ne avremo più di questi autori che dal quotidiano traevano lo spunto per “commediare” e “satirizzare” in maniera pacata, con onestà quasi maniacale. Forse era la fame, la voglia di crescita, di dare. Oggi assistete impotenti a spettacoli inguardabili. Che ci illumini.
Antonio Germino.

2 pensieri su “Ricordando Mario Castellacci

  1. E’ stato uno dei grandi della TV, quella vera, fatta di storie vere, di autori e attori degni di questo nome. Forse non ne avremo più di questi autori che dal quotidiano traevano lo spunto per “commediare” e “satirizzare” in maniera pacata, con onestà quasi maniacale. Forse era la fame, la voglia di crescita, di dare. Oggi assistete impotenti a spettacoli inguardabili. Che ci illumini. Antonio Germino.

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